Grande successo per un artista di Pomezia che ha sviluppato un progetto personale e indipendente da oltre un trentennio, concependo e sviluppando un modo di “fare arte “ che abbraccia la metafisica, il surrealismo e l’astrazione, facendolo affermare in Italia e all’estero.
Chi ha visitato la personale Passaggi Obbligati del pittore Paolo Sommaripa, mostra allestita alla Torre Civica di Pomezia con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pomezia, ha potuto constatare con propri occhi come l’arte abbia raggiunto un livello qualitativo dell’espressione pittorica a Pomezia. Questa constatazione scaturisce anche dal fatto che numerosi visitatori, molti dei quali, forse in maggioranza arrivati da Roma e da paesi limitrofi, abbiano testimoniato la loro ammirazione all’arte di Sommaripa, ormai conosciuta al di fuori del nostro territorio. In poche parole, insignificante la presenza di visitatori della città, nello specifico dei giovani, del mondo politico e culturale, allarmante realtà da non sottovalutare. Per gli estimatori e appassionati di arte, per tantissimi amici è stata invece, un occasione, dal 15 al 21 ottobre, di vedere il cammino di questo artista alla continua ricerca del messaggio onirico, da dove si evince, che la pittura metafisica è ancora in atto nelle opere. Certamente una pittura difficile e raffinata che fa osservare come "gli oggetti, le pietre parlanti, i leoni, le piazze deserte, le colonne, le alte torri e gli apolli spezzati”, collocati nello spazio secondo prospettive multiple, perdino il loro significato comune, diventando simboli o metafore di concetti nascosti dietro l'apparenza del mondo visibile. La metafisica, per l’artista, diventa la scoperta del mistero che si cela negli aspetti più comuni del vivere, davanti ai nostri occhi. Così, quel mondo parallelo che dipinge, lo ritroviamo nelle sue opere e con il passare del tempo, si anima di personaggi e ci coinvolge nella disperata ricerca di una poesia persa in chissà quale spazio profondo, o un orizzonte lontano. Interessante la sua ultima produzione di astratti, un misto di smalti e colori ad olio, altamente coinvolgenti, o la vita, la prima alba a Venezia, il silenzio che parla, gli sposi, un omaggio a Giorgio De Chirico. Attraverso alcuni grandi quadri-simbolo che rappresentano i punto culminante della pittura di Paolo Sommaripa, ma anche attraverso moltissime opere di piccole e medie dimensioni, riunite insieme in spettacolari quadrerie a testimoniare l'humus culturale e lo "spirito" estetico dei periodi presi in considerazione, è così possibile ripercorrere il succedersi dei suoi stati d’animo. Nella mostra sono stati esposti circa venti dipinti e una quarantina di disegni, pastelli ad olio, acrilici, realizzati dal 2004 ad oggi, tutti raccolti nella piccola sala dove è stato possibile percepire l'evoluzione artistica del pittore di Pomezia. Chi non ha visitato la mostra si è perso qualcosa di straordinario, che non potrà raccontare.
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