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lunedì, novembre 23, 2020

WORKS FOR SALE PAOLO SOMMARIPA

    opere di piccole dimensioni         



IN VENDITA CON CERTIFICATO DI GARANZIA DI ORIGINALITA'

SENZA CORNICE. WORKS FOR SALE



PAESAGGIO MONTANO. tecnica mista su cartoncino 30x25. € 300.00 senza cornice




FRUTTI  D'AUTUNNO. 1987.  olio su cartoncino 20x25  € 400.00




2 BETULLE. 2019. COLORI AD ACQUA SU CARTA

€ 300.00



2 MELOGRANI 2005. ACRILICO SU CARTONCINO 31X25




SPIAGGIA D'INVERNO 2020. VINO E CAFFE' SU CARTA. 21X15

€ 100.00



QUEL NUDO DI DONNA 2014. OLIO SU CARTONCINO 31X25

€ 350.00



ASPETTANDO LA NOTTE 2003. ACRILICA SU CARTONCINO 31X25

€ 300.00



FIORI 2002. TECNICA MISTA SU CARTA . 




UN BLU' 2006. OLIO SU CARTONCINO 31X25

€ 350.00



LA PENTOLACCIA 2002. OLIO SU CARTONCINO 31X25




PAGLIAI CON CAFFE' 2019. CAFFE' SU CARTA




RUGGINE. 2005. OLIO SU CARTONCINO 31X25

€ 300.00



VOLTO DI GIOVANE 1991. COLORI AD ACQUA SU CARTA 

€ 250.00














sabato, luglio 18, 2020

PAOLO SOMMARIPA ; UN 'ECCELLENZA ITALIANA di Manuela Mazzola

PAOLO SOMMARIPA SOMMARI'
PIU' DI QUARANT'ANNI DI ARTE




pagliai  con vecchia ruota. 2020




PAOLO SOMMARIPA; UN’ECCELLENZA ITALIANA

Di Manuela Mazzola


Paolo Sommaripa in arte Sommarì, si forma nel Liceo Artistico di via di Ripetta a Roma, dal 1974 al 1978, durante il quale ha avuto il privilegio di imparare da artisti come Bianchini Ulisse Gaetano Guelfo amico di Giorgio De Chirico, la scultrice Nwarth Zarian e  Mario Cimara che è stato uno dei maestri dell'arte contemporanea fondando, nel 1950, assieme a Scipione, Mario Mafai, Antonietta Raphael e Mario Sironi la scuola romana di pittura.  
Sommaripa è  un artista che spazia provando diverse tecniche, prospettive e soggetti, arrivando poi a rappresentare il mondo da un’ottica tutta sua, riempiendo lo spazio della tela con un equilibrio ben preciso di colori misti. Le tele sono dinamiche, grazie al movimento impresso dalla sua anima di pittore multiforme, che è sempre in cerca di qualcosa di nuovo. Rappresenta il mondo e le sue miserie, a volte dolorose, a volte gioiose, ma l’essenza dell’essere umano è sempre al centro del suo universo. Gli elementi classici,  dominano la scena con busti di statue greco-romane, ma vi sono anche gli elementi naturali come gli alberi, il mare, i paesaggi, in particolare i fienili. Le sue opere ricordano quelle di  Giorgio De Chirico, esponente della pittura metafisica, in cui predomina  l’immobilità e tutto sembra essere cristallizzato in un istante senza tempo. De Chirico diceva: “Un’opera d’arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell’umano senza preoccuparsi né del buon senso né della logica.”  Nelle opere di Sommarì, invece, prevale la dinamicità dei nostri tempi, il movimento  risalta nonostante la normale fissità delle tele. Rappresenta le sue emozioni tra il metafisico ed il surrealismo.

Danza nel buio. 2016

 Nel dipinto le statue sembra che siano colte nell’atto di ballare, ma con l’improvvisa accensione di una luce immaginaria si bloccano, i pagliai, che sembrano toccati dal vento e le onde del mare increspate e dinamiche, in cui si nascondono i segreti dell’artista. L’arlecchino che pensa, riflette sulla vita, con le spalle appesantite dai problemi e che non trova più la voglia di ridere e far ridere. L’artista sperimenta il mondo attraverso un sentiero lungo e tortuoso che è tipico dell’arte. La commistione dell’ispirazione con i colori e la tecnica scelta dona all’opera un effetto emozionante mescolato alla riflessione. Sommaripa osservando la realtà  intorno  a lui, sperimenta l’astratto, l’impressionismo, l’onirico, andando oltre ciò che è fisico e tangibile.
L’artista racconta: “Ogni volta che dipingo qualcosa è come se fosse la prima volta, mi meraviglio e mi emoziono”, continua dicendo: “L'artista che desideri rendere l'idea della profondità nel disegno di una figura, (siano i suoi gusti inclinati verso la tradizione o verso la modernità, da Michelangelo, a Leonardo, a Picasso) dovrebbe acquisire la pratica delle discipline sperimentate e tradizionali della resa illusionistica della profondità, prima di cercare di esagerarla, di distorcerla o di inventare nuovi modi di percepire la realtà. [ ...] Ho lasciato tante strade nella vita, ma non ho mai abbandonato il mio divertimento preferito: l'ARTE.” Un viaggio tra l’enigma ed il sogno, un volo tra ciò che è concreto e ciò che è astratto, l’immaginazione per essere uno e molteplice, per vivere molte vite, avendo i piedi ben saldi nel presente della vita, quella vera.
Una velata malinconia domina molti dei dipinti dell’artista da cui esce fuori l’anima del pittore, anch’essa velata dalla melanconia di un uomo che è in continua ricerca di se stesso e del senso, ma non della vita, poiché l’artista ha una famiglia solida e felice, ma la ricerca del senso delle cose che lo circondano e di un altrove dell’anima e di una spiritualità che è parte integrante di qualsiasi essere umano.

la mareggiata

In molti dipinti le teste delle statue guardano in una direzione che è sempre diversa da colui che si trova difronte, è una statua che rappresenta il periodo classico, quindi il passato che è esistito, ma che non ha più motivo di essere. Il passato è sempre presente, arricchisce l’animo dell’uomo, ma non è centrale e non fondamentale, nella mente di Sommaripa  c’è il futuro sempre migliore e positivo, magari rappresentato da un mare leggermente mosso, con colori tenui e delicati, illuminati da un sole che tramonta eppure delicato come un’alba. Sembra che non vi sia un tempo preciso, ma piuttosto un ciclo non ben definito tra alba e tramonto, tra l’inizio e la fine, colto in un istante che sembra cristallizzato nell’eterno.


Leonardo. gessetti e pastelli 

 L’autoritratto eseguito da Leonardo Da Vinci con la sanguigna, è stato rivisitato dal pittore con pastelli dai toni caldi, lasciandogli l’espressione severa ed austera, ma donandogli una luce più intesa, enigmatica, profonda, tipica della persona che non lascia in alcun modo intendere quello che pensa o ha in animo di fare, misteriosa e profonda, come spesso venne descritto il geniale Leonardo. 

I pagliai e il monte Soratte, 2000

Altro soggetto che l’artista ama è quello dei pagliai, ricordo dell’infanzia trascorsa a Mazzano Romano.  I disegni eseguiti con pastelli acquerellati vengono immersi nell’acqua, che lascia un effetto di dinamicità, come se fossero ancora, nonostante il tempo trascorso, ancora accarezzati dal vento. L’opera di Sommarì è una tessera che fa parte del grande puzzle dell’arte italiana, grazie anche alla dinamicità che riesce a donare, all’equilibrio dei colori e soprattutto grazie all’anima versatile, complessa e multiforme di questa eccellenza italiana. Dietro alla ricerca c’è un vuoto da colmare che si manifesta in un’inquietudine ed un malessere durante il lungo percorso che l’artista intraprende nonostante le grandi difficoltà.La tensione verso un altrove sempre più lontano, sempre più immaginario viene catturato dalle dita dell’artista e trasformato dalle pennellate in pura arte



Pagliai. notturno





Paolo Sommaripa Sommarì 



Dal mensile di luglio 2020 POMEZIA-NOTIZIE 
fondato da Domenico Defelice